
Ancora letteratura ancora articoli ancora novità in medicina d’urgenza.
Attenzione! MEDEST incoraggia la lettura completa e responsabile degli articoli proposti. Evitate sgradevoli effetti collaterali!
Scaricate il full text ed approfondite gli argomenti d’interesse con altre fonti per un’informazione consapevole e quanto più possibile completa dei temi trattati.
Aggiornamento linee guida da parte della AHA ed ASA. Torvate la collezione completa delle linee guida più attuali e liberamente scaricabili su MEDEST alla pagina dedicata.
L’importanza delle compressioni toraciche sottolineata dalle linee guida attuali, analizzata in uno studio prospettico. Si rivela come più sono profonde le compressioni, maggiori sono le probabilità di ripresa del circolo e come anche la probabilità di outcome neurologico favorevole sia maggiore all’aumentare della profondità del massaggio cardiaco. Quindi push fast, ma soprattutto push deep!
L’uso del Magnesio come neuroprotettore è stato, per la prima volta, studiato in un trial preospedaliero sull’uomo. Lo studio in questione FAST-MAG che coinvolge un gran numero di servizi d’emergenza territoriale, ha però fallito gli end-point primari. I risultati presentati recentemente dagli investigatori, che fanno parte del gruppo NIH-NINDS, hanno dimostrato che la somministrazione del Magnesio non produca effetti benefici nei pazienti affetti da stroke ischemico, verosimilmente per un inibito passaggio della barriera emato-ecefalica.
Steroid-Pressor Cocktail for In-Hospital Cardiac Arrest? – See more at: http://www.jwatch.org/na31719/2013/09/24/steroid-pressor-cocktail-hospital-cardiac-arrest#sthash.qZBir4Aa.dpuf
Gli investigatori dimostrano che non vi è differenza in mortalità tra i pazienti traumatizzati intubati con laringoscopio tradizionale rispetto a quelli intubati con un videolaringoscopio. Ma l’impossibilità a randomizzare almeno il 30% dei pazienti per scelta dell’operatore, che ha preferito il videolaringoscopio per previsione di intubazione difficile, ha sicuramente influenzato positivamente la prestazione della laringoscopia diretta.
Visto le nuove tendenze delle linee guida sulla rianimazione cardiopolmonare ha ancora senso investire tempo e risorse nel formare operatori sanitari e laici sulla rianimazione cardiopolmonare classica? Questo studio randomizzato ha comparato l’efficacia di brevi programmi di training focalizzati sulle sole compressioni toraciche ripetto a quelli tradizionali in termini di persistenza del messaggio formativo a 6 mesi ed un anno. Si è così dimostrato come nel gruppo di persone sottoposte a training sul solo massaggio, l’efficacia della formazione sia più persistente nel tempo.
In questo studio giapponese la presenza di un medico in ambulanza è associata al miglioramnto dell’outcome del paziente soccorso. Fin qui nienete di sconvolgente. Allora qual’è la particolarità? Che il sistema di emergenza territoriale nipponico non prevede un medico sui mezzi di soccoros e che i medici a cui lo studio si riferisce siano presenze assolutamente casuali e con background formativo vario (anche non inerente la medicina d’urgenza). Che il medico per la sua sola presenza sia taumaturgico?
La valutazione del paziente con dolore toracico è uno dei punti chiave nella vita professionale di un medico di medicina d’urgenza. L’utilizzo dei test per la Troponina ad alta sensibilità ha sicuramente dato una mano in questo senso. Il dosaggio dell’enzima a 2 ore (invece che a 6) combinato con fattori clinici ed anamnestici di rischio per eventi cardiovascolari si è dimostrato, come testimoniato da questo ampio studio australiano, affidabile nella stratificazione dei pazienti che si presentano con dolore toracico, per escludere eventi ischemici.
Puoi trovare la raccolta di tutti gli articoli citati nelle review di MEDEST a questo link
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Tag:ACR, advanced airway management, Antiaggregazione, antiplatelets, arresto cardiaco, clinical decision rules, emergency medicine, emergenza sanitaria territoriale, gestione avanzata delle vie aeree, litterature review, medicina d'urgenza, prehospital emergency medicine, sindromi coronariche acute, Stroke
MEDEST Review 19. Il meglio della letteratura internazionale.
25 FebAncora letteratura ancora articoli ancora novità in medicina d’urgenza.
Attenzione! MEDEST incoraggia la lettura completa e responsabile degli articoli proposti. Evitate sgradevoli effetti collaterali!
Scaricate il full text ed approfondite gli argomenti d’interesse con altre fonti per un’informazione consapevole e quanto più possibile completa dei temi trattati.
AHA:ASA Guideline on Stroke With Brain Swelling
Aggiornamento linee guida da parte della AHA ed ASA. Torvate la collezione completa delle linee guida più attuali e liberamente scaricabili su MEDEST alla pagina dedicata.
Chest compression depth and survival in out-of-hospital cardiac arrest
L’importanza delle compressioni toraciche sottolineata dalle linee guida attuali, analizzata in uno studio prospettico. Si rivela come più sono profonde le compressioni, maggiori sono le probabilità di ripresa del circolo e come anche la probabilità di outcome neurologico favorevole sia maggiore all’aumentare della profondità del massaggio cardiaco. Quindi push fast, ma soprattutto push deep!
FAST-MAG- No Benefit of Prehospital Magnesium in Stroke
L’uso del Magnesio come neuroprotettore è stato, per la prima volta, studiato in un trial preospedaliero sull’uomo. Lo studio in questione FAST-MAG che coinvolge un gran numero di servizi d’emergenza territoriale, ha però fallito gli end-point primari. I risultati presentati recentemente dagli investigatori, che fanno parte del gruppo NIH-NINDS, hanno dimostrato che la somministrazione del Magnesio non produca effetti benefici nei pazienti affetti da stroke ischemico, verosimilmente per un inibito passaggio della barriera emato-ecefalica.
Steroid-Pressor Cocktail for In-Hospital Cardiac Arrest? – See more at: http://www.jwatch.org/na31719/2013/09/24/steroid-pressor-cocktail-hospital-cardiac-arrest#sthash.qZBir4Aa.dpuf
Gli investigatori dimostrano che non vi è differenza in mortalità tra i pazienti traumatizzati intubati con laringoscopio tradizionale rispetto a quelli intubati con un videolaringoscopio. Ma l’impossibilità a randomizzare almeno il 30% dei pazienti per scelta dell’operatore, che ha preferito il videolaringoscopio per previsione di intubazione difficile, ha sicuramente influenzato positivamente la prestazione della laringoscopia diretta.
Long-term Retention of Cardiopulmonary Resuscitation Skills After Shortened Chest Compression – only Training and Conventional Training- A Randomized Controlled Trial
Visto le nuove tendenze delle linee guida sulla rianimazione cardiopolmonare ha ancora senso investire tempo e risorse nel formare operatori sanitari e laici sulla rianimazione cardiopolmonare classica? Questo studio randomizzato ha comparato l’efficacia di brevi programmi di training focalizzati sulle sole compressioni toraciche ripetto a quelli tradizionali in termini di persistenza del messaggio formativo a 6 mesi ed un anno. Si è così dimostrato come nel gruppo di persone sottoposte a training sul solo massaggio, l’efficacia della formazione sia più persistente nel tempo.
Physician Presence in an Ambulance Car Is Associated with Increased Survival in Out-of-Hospital Cardiac Arrest: A Prospective Cohort Analysis
In questo studio giapponese la presenza di un medico in ambulanza è associata al miglioramnto dell’outcome del paziente soccorso. Fin qui nienete di sconvolgente. Allora qual’è la particolarità? Che il sistema di emergenza territoriale nipponico non prevede un medico sui mezzi di soccoros e che i medici a cui lo studio si riferisce siano presenze assolutamente casuali e con background formativo vario (anche non inerente la medicina d’urgenza). Che il medico per la sua sola presenza sia taumaturgico?
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Un punto fermo sulla diagnostica del pneumotorace. Questa review di letteratura sancisce la superiorità della tecnica ecografica su quella radiologica. Per approfondire i messaggi chiave dell’articolo leggete il post di MEDEST.
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La valutazione del paziente con dolore toracico è uno dei punti chiave nella vita professionale di un medico di medicina d’urgenza. L’utilizzo dei test per la Troponina ad alta sensibilità ha sicuramente dato una mano in questo senso. Il dosaggio dell’enzima a 2 ore (invece che a 6) combinato con fattori clinici ed anamnestici di rischio per eventi cardiovascolari si è dimostrato, come testimoniato da questo ampio studio australiano, affidabile nella stratificazione dei pazienti che si presentano con dolore toracico, per escludere eventi ischemici.
Puoi trovare la raccolta di tutti gli articoli citati nelle review di MEDEST a questo link
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Tag:ACR, advanced airway management, Antiaggregazione, antiplatelets, arresto cardiaco, clinical decision rules, emergency medicine, emergenza sanitaria territoriale, gestione avanzata delle vie aeree, litterature review, medicina d'urgenza, prehospital emergency medicine, sindromi coronariche acute, Stroke