
Una pericolosissima associazione tra antibiotici (Claritromicina) ed antipertensivi (calcio-antagonisti), aumenta il rischio di insufficienza renale acuta. Per tale motivo tale associazione è assolutamente da evitare.
La gestione avanzata delle vie aeree è uno degli skll cruciali in medicina d’urgenza. Mentre la parte culturale può essere variamente acquisita dal professionista dell’emergenza, la tecnica è spesso un cono d’ombra nel percorso formativo in emergenza sanitaria. Secondo questa review il training mediante simulazione sembra essere il più adeguato in termini di outcome formativo. Ancora prospettive rosee per la simulazione come training efficace nell’acquisizione delle procedure in medicina d’urgenza.
Steroid-Pressor Cocktail for In-Hospital Cardiac Arrest? – See more at: http://www.jwatch.org/na31719/2013/09/24/steroid-pressor-cocktail-hospital-cardiac-arrest#sthash.qZBir4Aa.dpuf
Gli investigatori dimostrano che non vi è differenza in mortalità tra i pazienti traumatizzati intubati con laringoscopio tradizionale rispetto a quelli intubati con un videolaringoscopio. Ma l’impossibilità a randomizzare almeno il 30% dei pazienti per scelta dell’operatore, che ha preferito il videolaringoscopio per previsione di intubazione difficile, ha sicuramente influenzato positivamente la prestazione della laringoscopia diretta.
Ancora sulla gestione avanzata delle vie aeree nel paziente critico. Questo studio ambientato al di fuori della sala operatoria indaga la percentuale di successo della videoaringoscopia, rispetto alla laringoscopia diretta, quando praticata da non anestesisti. Dai risultati ottenuti, sembra che la videolaringoscopia in mani non esperte sia nettamente migliore rispetto alla laringoscopia diretta in termini di succeso del passaggio del tubo OT al primo tentativo. Un nuovo tassello, nell’attualissimo dibattito tra videolaringoscopia e laringoscopia diretta.
Abbiamo molte volte parlato delle perplessità che il mondo scientifico ha manifestato sulla trombolisi nello stroke ischemico. Un punto su cui comunque tutti sembrano essere d’accordo è che, quando indicata, la sua precocità rispetto all’instaurarsi dell’evento è determinante sull’outcome. Il modello di Helsinki che prevede, allerta precoce da parte del sistema preospedaliero, accesso del paziente direttamente in TC bypassando il DEA, inizio della trombolisi direttamente in sala TC, ha dimostrato in questo studio australiano, un’efficacia significativa nell’abattere i tempi “Door to Needle”.
Che ruolo riveste la trombolisi intrarteriosa nella gestione dello stroke ischemico? Questa review fa il punto sugli studi disponibili ad oggi su questa metodica di cui tutti parlano ma che pochi collocano in modo sistematico. Si evince come, nonostante i notevoli progressi della tecnologia disponibile che ha portato a risultati di alto livello in termine di flusso angiografico, ancora oggi i benefici sull’outcome clinico del paziente non sono evidenti. Questo è dovuto sicuramente a molti fattori tra cui riveste un rulo fondamentale quello per cui il paziente sottoposto a trombolisi loco-regionale è un paziente in cui la trombolisi sistemica ha fallito, ed in cui, nonostante il buon risusltato in termine di ricanalizzazione, il danno ischemico, visti i tempi, si è già instaurato. Fino a quando la trombolisi loco-regionale sarà ritenuta una metodica rescue e come tale indagata sarà molto difficile esplorarne le reali potenzialità.
I danni dell’iperossia sul paziente critico è un concetto che si sta radicando nella pratica clinica in emergenza. Questo studio di coorte dimostra come la somministrazione indiscriminata di O2 nei pazienti affetti da stroke sia associata, indipendentemente da altri fattori, ad una più alta incidenza di mortalità, rispetto ai pazienti normossici ed ipossici. Questo studio riafferma come l’ossigenazone controllata sia fondamentale per l’outcome del paziente critico, e come la somministrazione indiscriminata di O2 sia dannosa.
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Tag:clinical decision rules, emergency medicine, emergenza sanitaria territoriale, laringoscopia, litterature review, medicina d'urgenza, prehospital emergency medicine, stroke ischemico
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Steroid-Pressor Cocktail for In-Hospital Cardiac Arrest? – See more at: http://www.jwatch.org/na31719/2013/09/24/steroid-pressor-cocktail-hospital-cardiac-arrest#sthash.qZBir4Aa.dpuf
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